Il Complesso Bandistico Musicale “San Massimo” vede la luce nel primo dopoguerra grazie all’iniziativa dell'allora curato don Leonello Magagna. Con la collaborazione del M° Eugenio Fenzi, la banda fa il suo esordio nell’ottobre del 1947, in occasione della festa della Madonna del Rosario, con una sfilata tra le vie del quartiere: circa 25 persone marciano in modo forse non molto ordinato con in mano il loro strumento, accomunati non tanto da uniformi o labari dietro ai quali schierarsi ma dalla passione per la musica, dalla voglia di stare assieme e dal desiderio di rendere un po’ più speciale la loro comunità.

Quasi tutti sono lavoratori, e vedono nella banda un’occasione per divertirsi, negli anni in cui non c’era molto per cui stare allegri; si trovano in compagnia, scherzano, bevono un po’ di vino e, perché no, imparano anche a suonare uno strumento.

Nei primi anni ’80 il Complesso Bandistico arriva a contare oltre 60 elementi, anche grazie all’ingresso in banda dei figli dei primi musicisti. Sotto la direzione del M° Dario Menini e la presidenza del cav. Bruno Ghellere la banda di San Massimo vive il momento di massimo splendore: nel luglio del 1984 è ospite a Londra per una tournèe musicale. L’esibizione presso il Victoria Park è applaudita, tra gli altri, dal sindaco della City e dalla “lady di ferro” Margaret Thatcher che, da appassionata di opera, richiede al complesso l’esecuzione della “Marcia Trionfale” dell’Aida. Dopo questa avventura oltre Manica, la banda di San Massimo trova il modo di portare i colori e i suoni di Verona anche in Francia, dove nell’estate del 1987 tiene una tre-giorni di concerti molto apprezzata dal pubblico cisalpino.

Durante gli anni '90, sotto la direzione artistica del M° Marco Tamanini, la giovane presidenza diretta dal dott. Andrea Angari, appena ventenne e grazie all’aiuto del Cav. Gianni Mauli, Presidente dell’A.M.B.A.C., si decide di investire nei corsi di Orientamento Musicale con insegnanti qualificati, offrendo agli allievi corsi di qualità e momenti di sana aggregazione giovanile; aumentano le occasioni di incontro all’interno della comunità, si fa più viva la presenza nelle scuole e si allacciano rapporti con nuovi gruppi e associazione di volontariato.

Dalla fine degli anni ’90 la direzione artistica è affidata al M° Giambattista Righetti, mentre la presidenza, sempre giovane e dinamica, è in mano al dott. Carlo Di Sario. Il direttivo decide di dare maggiore spazio ad interventi dal carattere fortemente “sociale”; aumentano le occasioni di visibilità all’interno della comunità, con lo scopo di portare a conoscenza dell’esistenza di questa realtà chiamata “Banda” anche le nuove generazioni.

L’impronta ormai è chiara, il Complesso Bandistico Musicale “San Massimo” sceglie di investire sui giovani, di far capire la rilevanza sociale della musica come strumento per un sano stare assieme, per portare serenità a tutte le età e, perché no, di avvicinare i ragazzi alla musica “colta” dei conservatori.

Corsi di Orientamento Musicale per strumenti a fiato e a percussione, corsi di chitarra e di tastiera, organizzati sotto il patrocinio dell’A.M.B.A.C. e tenuti da insegnanti qualificati, sono frequentati con impegno da allievi più o meno giovani durante tutto l’anno.

Collaborazioni con bande da tutto il Veneto portano il complesso ad esibirsi con profitto e soddisfazione in numerose occasioni e a promuovere gemellaggi con bande italiane ed estere.

Il tutto in un clima di serenità e di festa, di gioco ma anche di impegno, dai sani valori e dalle enormi possibilità di crescita individuale.

Dall'estate del 2012 la direzione viene affidata al M° Enrico Reffato con il compito di apportare nuove energie ad un gruppo che intende crescere e migliorare sempre di più.